E’ ferma sul tavolo del Capo dello stato la norma di attuazione dello statuto d’autonomia che prevede la provincializzazione del parco nazionale dello Stelvio. Come scrive oggi il Corriere dell’Alto Adige, il Capo dello Stato ha chiesto chiarimenti. L’assessore altoatesino Michl Laimer ha spiegato che ”Napolitano ha chiesto di avere un documento firmato dai tre presidenti che confermi che c’e’ l’accordo di tutti e che sia preservata l’unitarieta’ del parco”.
La norma statutaria venne licenziata dal governo a dicembre (leggi qui), alla vigilia della votazione della fiducia a Berlusconi, in occasione della quale, poi, la Svp si astenne. Le competenze sul parco nazionale dello Stelvio vennero con quel provvedimento delegate a Bolzano, ma anche a Trento e alla Lombardia, territori sui quali si estende la superficie del parco. Il settore lombardo è, per superficie, il maggiore del Parco; comprende parte delle provincie di Sondrio e Brescia e confina con il Parco Naturale del Brenta-Adamello e con il Parco Nazionale dell’Engadina.
Bravo presidente! Nel nome di questo benedetto federalismo (che serve e ben venga) si stanno facendo anche un sacco di stupidaggini. Il parco deve restare nazionale. E’ una garanzia alla tutela del territorio. Se Napolitano vuole davvero la firma di tutti, la Regione Lombardia ha già detto di no (all’unanimità!) per cui mi auguro che lo smembramento sia evitato