Tempo inclemente, ma solo quello atmosferico. Quello fatto registrare sul cronometro da Albert Kangor è di tutto rispetto per una giornata flagellata dalla pioggia prima e dal vento poi: 2 ore, 14 minuti e 15 secondi (che però, ricordiamolo, è il peggior tempo per un vincitore della Brescia Art Marathon). Niente male per il keniano “raccomandato” da Paul Tergat, che si è imposto per la prima volta nella sua carriera.
Buonissimo il tempo dei primi 10 chilometri segnato dal terzetto che fin dall’avvio si è involato verso la vittoria: 30 minuti e 36 secondi, poi però il ritmo cala, la lepre Nixon Kurgat lascia i flash agli altri due, Kangor e l’etiope Abebe Degefa, e poi il keniano se ne va e taglia il traguardo. Sorpresa per il terzo posto: se lo aggiudica Tito Tiberti da Sarezzo (2h 27′ 17”), che diventa così campione provinciale.
Gara femminile vinta dalla croata Marija Vrajic, che passa il traguardo quando il cronometro segna 2h 56′ 24”. Seconda, che si aggiudica il titolo di campionessa provinciale, la bresciana Nadia Turotti con un tempo di 3 ore.
Da segnalare l’encomiabile prova del rugbista Paul Griffin, che in poco più di 4 ore ha corso la sua prima maratona. A lui non interessava il tempo, ma portare sensibilizzare e portare avanti la causa dei bambini down. Ce l’ha fatta. Un grande.
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