Il primo atto ufficiale da nuovo vescovo di Bergamo ha scelto di compierlo nella parrocchiale di Paratico, provincia amministrativa di Brescia ma facente parte della Diocesi di Bergamo. Un ponte virtuale tra due comunità, una nella quale è nato, ha vissuto ed è diventato “grande” e l’altra che rappresenta il suo futuro, carico di aspettative da entrambe le parti. Da parte sua, nella nuova avventura da vescovo, e da parte della comunità bergamasca che ieri l’ha accolto a braccia aperte. Forse la sua fama di persona mite, buona, semplice ma profonda, l’ha preceduto e i bergamaschi hanno capito in anticipo che sarà un grande vescovo. A dargli il benvenuto un’ala festante di folla da Paratico sino in città alta, persone comuni e tante autorità che hanno assistito alla celebrazione nella chiesa di Paderno di Seriate e poi a Palazzo Frizzoni, corrispettivo bergamasco della nostra Loggia. E infine in duomo dove erano presenti anche politici bresciani, tra gli altri Paroli e Cavalli, e personaggi di spicco del clero, tra cui Tettamanzi e Monari.
Nei discorsi del neo-vescovo tante parole dedicate al dialogo con chi non crede ma lo stesso può fare un pezzo di cammino assieme a chi è cristiano. Beschi è stato accolto a braccia aperte, lui vuole fare lo stesso con tutte le anime della Diocesi.
a.c.
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