Come ogni anno l’estate inizia per l’Azienda Agricola Vallecamonica con il recupero delle bottiglie di vino che per 36 mesi sono state affidate alle cure delle acque del lago d’Iseo e con il deposito delle nuove bottiglie del nettare prezioso creato con le uve dei vigneti della Valcamonica.
Le operazioni, che si sono svolte lo scorso sabato, hanno permesso di riportare a galla lo spumante lacustre Nautilus CruStorico dell’annata 2019: ben 4.000 bottiglie che riposavano ad una quarantina di metri di profondità, dove temperatura e pressione costanti consentono di trovare l’equilibrio perfetto.
«Per necessità data da una cantina non adatta allo stoccaggio di metodo classico – spiega Alex Belingheri sul sito web dell’azienda di cui è titolare – ho intrapreso, con lo spumante Nautilus Crustorico, una sperimentazione subacquea unica e prima al mondo in acque lacustri per l’affinamento del metodo classico, a 40 metri nelle profondità del lago con temperatura e pressione costanti, buio totale.»
Durante la stessa giornata 5.570 bottiglie di Nautilus Crustorico 2023, 151 Magnum e 15 Jeroboam sono state calate nelle stesse acque per poter acquisire quelle speciali caratteristiche che rendono lo spumante unico nel suo genere.