Banca Valsabbina, il Comitato: ecco tutti nostri dubbi, l’istituto risponda
Con un intervento congiunto su Giornale di Brescia e Bresciaoggi, senza coinvolgere i giornali on line, il presidente di Banca Valsabbina Renato Barbieri ha replicato alle accuse del Comitato Soci Valsabbina, puntando a sua volta il dito contro il comitato. Ora il combattivo gruppo dei piccoli azionisti guidato da Aurelio Bizioli e Giorgio Paris – in tour con tre assemblee prima dell’appuntamento di sabato – ha deciso di replicare alle accuse (con una nota inviata a tutti i media), ribadendo i dubbi e chiedendo risposte ai vertici dell’istituto di credito. Lo riportiamo confermando la piena disponibilità a pubblicare tutte le prese di posizione di tutti i soggetti coinvolti.
ECCO IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO
Abbiamo letto con interesse, e con amarezza, gli articoli apparsi sulla stampa bresciana in data 3 maggio 2017, e dobbiamo constatare che, contrariamente a quanto riferito dal Presidente di Banca Valsabbina, Renato Barbieri, le cose non stanno proprio così.
Il Presidente della Banca ha attaccato duramente il Comitato Soci ritenendo che lazione intrapresa, dal settembre 2016, stia causando un danno reputazionale alla banca. Gli articoli contengono alcune affermazioni che non rappresentano fedelmente i fatti, al solo fine di sottolineare la pretesa strumentalità dellintervento del Comitato soci, ritenuto denigratorio e populista, con lo scopo di conquistare posti in consiglio.
C he la banca abbia una situazione patrimoniale solida è stato pubblicamente affermato dal Comitato soci, facendo riferimento ai dati di bilancio che vedono la Banca avere un patrimonio netto attorno ai 380 milioni di euro. Pertanto non vè mai stato da parte del comitato alcun intervento che abbia enunciato dubbi sulla solidità della banca.
Ma è vero che il Comitato ha sollevato osservazioni su alcune operazioni che la banca ha posto in essere in questi anni.
La questione dellacquisizione di 7 sportelli di Hypo Alpe Adria Bank, vedremo in assemblea cosa risponderanno gli amministratori sul punto, fa sorgere il dubbio al solo pensare che Banca Valsabbina sia stata pagata per acquisire gli sportelli. Se è pur vero che loperazione può avere diverse chiavi di lettura (inclusa lacquisizione a sconto di circa 120 ml di mutui in zone territoriali ove la banca non era operativa), non si comprende come la somma di 17,5 ml di ricevuta da Banca Valsabbina, si stata contabilmente utilizzata come ricavo nellanno 2016, con indiscutibile effetto sullutile realizzato e proposto con il bilancio che verrà sottoposto al giudizio dei soci allassemblea del 6 maggio. Ed ancora, sempre in ragione dellespansione della banca in altre aree lombardovenete (sia con acquisizioni di sportelli che con apertura di nuovi), cosa questa che fa notizia in quanto in controtendenza assoluta.
Per quanto riguarda lindagine Carife, ben lieti che la posizione sia stata archiviata per la maggior parte degli indagati e rimasta aperta nei confronti di chi non fa più parte della governance della banca, il Comitato soci si è limitato a riferire i fatti.
Vi sono state operazioni finanziare incrociate, che hanno portato nel 2011 alla chiusura dellaumento di capitale di Banca Valsabbina, anche tramite la sottoscrizione di Carife, di oltre 500.000 azioni (per un controvalore di circa 10 milioni), mentre Banca Valsabbina acquistava a propria volta azioni Carife. Leffetto, oggi, è quello di un valore della partecipazione di Carife azzerata, un socio (Banca Popolare dellEmilia Romagna) che in barba ai limiti statutari possiede l1,44% del capitale sociale della banca, e lo possiede in forza dellacquisizione che ha fatto di Nuova Carife, per la bella somma di 1 Euro. Certo, BPER avrà assunto oneri ed onori dallacquisizione, ma ciò non toglie il fatto che abbiamo un nuovo socio e non di scarso rilevo.
Sui vari temi, e qui intendiamo smentire il Presidente della Banca, il Comitato dei soci, appunto un nome di costoro e che non sono certo lesiguo numero citato dalla banca, ha chiesto di incontrare gli amministratori della banca, nella sede istituzionale a ciò preposta. Lassemblea! Unassemblea che però non sia la solita assemblea annuale in cui si debbono prendere le decisioni dovute per legge e statuto.
Ma unassemblea specifica in cui gli amministratori, di fronte ad eventi rilevanti accaduti nel recente passato, affrontassero le questioni poste dal Comitato in nome di tanti soci.
E non diciamo che le dimissioni di un Presidente di una Banca, sostituito dal Direttore Generale non componente del Cda ed ivi cooptato, non sia un evento su cui discutere immediatamente in assemblea posto che spetta allassemblea il voto sulla composizione del Consiglio damministrazione, di cui il Presidente deve essere membro. Ed ancora gli eventi successivi alla quotazione del titolo, crollato per questioni evidentemente fisiologiche prima dellestate del 2016 (e le prime uscite pubbliche dei componenti del comitato sono del settembre successivo), non sia un argomento da discutere pubblicamente, proprio per rassicurare lazionariato?
E qui è sotto gli occhi di tutti come non vi sia correlazione alcuna tra i valori di borsa del titolo e liniziativa del comitato che solo dopo mesi di agonia delle quotazioni ha reputato necessario intervenire per stimolare il confronto. E sul punto della quotazione del titolo per obbligo di legge o di una normativa che la imponeva occorre fare chiarezza. Nessun obbligo di legge o normativa, ma una serie di raccomandazioni Consob, lultima del 18 ottobre 2016 e quindi post quotazione di Banca Valsabbina, in cui si promoveva lalternativa tra la quotazione oppure condizioni di trasparenza ed efficienza nellambito delle procedure di distribuzione, emissione, liquidazione di strumenti finanziari emessi dalla banca.
Infine la curiosa vicenda delle richieste economiche relativa alla copia del libro soci. Il libro soci è composto da circa 4000 pagine, questa non è una presunzione, e per nulla intellegibile. Pur riportando per parte i dati minimi previsti per legge, (e nessuno può fugare il dubbio che non esista un file con lelenco di tutti i soci, costantemente aggiornato, e con i dati fondamentali per lidentificazione), attraverso lo stesso è di fatto impossibile ricostruire lazionariato, per chi lo volesse, fare, ad una certa data. E comunque lequazione è presto fatta. Poiché il file del libro soci integrale è stato più volte richiesto, senza ottenere risposta né la quotazione, lequazione è giocoforza quella indicata dal comitato.
Di questo e di altro ci auguriamo che si discuta in assemblea, alla quale invitiamo i soci, tutti, a partecipare.
Nei processi democratici le occasioni di cambiamento sono rappresentate dai momenti in cui chi governa unentità, sia essa una società o un ente, si presentano avanti gli elettori, nel nostro caso i soci, per il giudizio che necessariamente, ed anche nel caso dei Candidati consiglieri di Amministrazione Aurelio Bizioli, Alberto Campana e Francesca Uggeri, deve passare per lassemblea.
Brescia, 04.05.2017