Stangata in vista nella bolletta dell’acqua dei bresciani. La Provincia di Brescia, infatti, ha approvato il nuovo piano tariffario del servizio idrico, che prevede rincari significativi (dall’8 al 9,9 per cento il primo anno) per arrivare nel 2025 a crescite da 50 a 65 euro per la bolletta media.
Con i rincari previsti, infatti, il costo medio per una famiglia di tre persone che consuma 150 metri cubi di acqua all’anno passerà da 305,52 euro (2023) a 329,96 euro (2024) e 356,24 euro (2025) se allacciati ad A2a. Mentre gli utenti di Acque bresciane saliranno da 310,53 euro (2023) a 341,30 euro (2024) e 375,13 (2025).
Contestualmente, però – come ha sottolineato nell’occasione il presidente di Ato Paolo Bonardi – sono previsti investimenti milionari per porre rimedio ai problemi della rete idrica, realizzando nuovi collettori e depuratori e rivedendo il sistema di tubazioni, che ogni anni porta alla dispersione di circa il 40 per cento dell’acqua immessa. Acque Bresciane ha già previsto su questo fronte investimenti per 281.454.232 euro contro i 321.397.325 di A2a. Ma nei conti non è incluso il nuovo depuratore del Garda, che da solo costerà qualcosa di simile a 250 milioni.
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