▼ Caos Verdi, il referente Giovanardi: presto un congresso e il nazionale rispetti l’autonomia del territorio
Continua il dibattito interno – lo scontro – in casa Verdi dopo le dimissioni della portavoce provinciale Elisa Minelli e il precedente commissariamento di Salvatore Fierro. Nel frattempo, a inizio agosto, un terzo degli iscritti ha presentato formale domanda di convocazione di un’assemblea. Ma le dimissioni di Minelli hanno provocato l’immediata decadenza dell’esecutivo, che avrebbe dovuto convocarla, e ora la palla è tutta nelle mani di regionale e nazionale.
Contestualmente Cesare Giovanardi è stato indicato dal livello regionale come “referente”. “Non sono il commissario, né il portavoce”, precisa Giovanardi a BsNews.it, “sono il referente in quanto membro dell’esecutivo regionale ed unico dirigente presente sul territorio provinciale, per l’interno e l’esterno per la Federazione di Europa Verde-Verdi di Brescia, rimasta senza portavoce ed esecutivo ed in attesa della assemblea iscritti per la elezione dei nuovi organismi: assemblea iscritti proposta per domenica 13 ottobre 2024”.
Interpellato telefonicamente da BsNews, Giovanardi chiarisce di avere in capo le funzioni di ordinaria amministrazione e di rappresentanza verso i media e la coalizione (in sinergia con il Regionale), ma senza poteri autonomi di convocazione o disciplinari.
Quanto ai problemi che hanno portato alla situazione attuale, il referente provinciale dei Verdi è ancora più netto. “Credo che vada rispettata maggiormente l’autonomia dei territori”, dice, “è impensabile che il 25 febbraio 2024 l’assemblea degli iscritti indichi unanimemente come portavoce Minelli e Fierro, ma che quest’ultimo venga poi dichiarato decaduto dal Gran giurì perché non avrebbe rispettato il vincolo dei due mandati consecutivi. Al di là delle considerazioni emerse in alcune sentenze sul ruolo dei Giurì”, incalza, “vorrei ricordare che Europa Verde è un soggetto nato solo nel 2021, quindi mi pare probabile che la magistratura – con i suoi tempi – accolga il ricorso di Fierro, reintegrandolo nell’incarico”.
Sempre che nel frattempo non si tenga il congresso chiesto e al momento mai convocato. E con il dubbio se Fierro, nell’occasione, vorrà e potrà ricandidarsi. Ma, sottolinea Giovanardi, con una priorità: “Bisogna ricostruire una struttura violentemente maltrattata dai livelli superiori”.