▼ Castelletti: rivendico la scelta del Daspo, Prefettura e Questura ci hanno guidati con rispetto
“Rivendo questa scelta”. Con queste parole la sindaca di Brescia Laura Castelletti è intervenuta sulla questione del Daspo urbano, che tante polemiche sta sollevando all’interno e all’esterno della sua maggioranza.
La sindaca, con una nota, risponde infatti all’ala sinistra della coalizione (che l’ha accusata di aver portato avanti una decisione non condivisa, evocando anche possibili pressioni dalla prefettura e da Roma) e al centrodestra (che ha votato a favore, ma condannato il silenzio della sindaca sugli “attacchi sguaiati da sinistra a prefetto e questore”).
Castelletti ha parlato di scelta condivisa unimemente dalla sua giunta e largamente dalla propria maggioranza, “senza che ci siano stati condizionamenti di sorta”, e che Prefettura e la Questura “ci hanno guidati il rispetto reciproco e la logica della collaborazione e della condivisione”.
IL COMUNICATO STAMPA INTEGRALE
Alla conclusione del percorso che ha portato alla modifica del Regolamento di Polizia Urbana, con l’introduzione della possibilità di utilizzo del cosiddetto Daspo urbano, mi preme condividere alcune riflessioni. L’iter del provvedimento è stato complesso e articolato. Ma la decisione è stata presa da me e dalla coalizione che rappresento, tanto che è stata votata all’unanimità in Giunta, ottenendo anche la larghissima maggioranza in consiglio comunale. Il Daspo urbano potrà aiutarci a migliorare le condizioni di sicurezza dei cittadini, ma va visto per quello che è, ovvero un ulteriore strumento, che non ha alcuna valenza politica o ideologica, che talvolta strumentalmente gli è stata attribuita.
Rivendico, quindi, questa scelta, che è stata mia e della Giunta, senza che ci siano stati condizionamenti di sorta, tantomeno da parte della minoranza. Nel Cosp, inoltre, con la Prefettura e la Questura, durante il percorso che ha portato all’approvazione delle modifiche del Regolamento ci hanno guidati il rispetto reciproco e la logica della collaborazione e della condivisione.
L’obiettivo comune è stato il miglioramento della sicurezza e della qualità della vita dei residenti in città. Una dinamica, quindi, costruttiva e positiva. Il resto sono opinioni, congetture, ipotesi, ascrivibili esclusivamente a chi le esprime. Il provvedimento del Daspo urbano, è bene ricordarlo, è stato proposto, discusso e votato a Brescia, come in altri 70 capoluoghi italiani di centrosinistra e centrodestra. La sua finalità è chiara: rendere la nostra città un luogo sempre più sicuro e bello in cui vivere, armonizzando l’utilizzo degli strumenti di prevenzione e repressione, con il recupero e l’inclusione sociale delle persone in disagio, tema sul quale abbiamo da tempo attivato progetti e investimenti, che rendono Brescia un modello a livello nazionale.