🔴 Legambiente Brescia: teleriscaldamento aumentato del 90% dal 2021, più del gas
Il teleriscaldamento è aumentato più del gas: ben il 90,86 per cento, contro un incremento del gas – secondo i dati Arera – del 74,95 per cento.
A “denunciarlo”, con una nota, è il presidente del circolo Legambiente Brescia Danilo Scaramella, che chiede di non far pagare in bolletta ai bresciani i costi degli investimenti che A2A sta facendo.
“Mercoledì 6 luglio – si legge – abbiamo avuto l’occasione di illustrare alle Commissioni ecologia e bilancio del Comune di Brescia le ragioni che ci hanno portato a raccogliere firme per la presentazione di una petizione, sul teleriscaldamento cittadino, incentrata sulla questione del fattore di conversione che sfalsa il risultato delle certificazioni energetiche e sull’incremento (ingiustificato) delle tariffe. Quasi contemporaneamente A2A pubblicava l’aggiornamento delle tariffe del teleriscaldamento”.
“Anche se, per scelta dell’Azienda, fino a fine estate (30 settembre) le nuove tariffe non verranno applicate sui consumi di questi mesi – incalza Legambiente – ciò che può/deve allarmare i cittadini è che in questo trimestre la tariffa teoricamente in vigore dal 1° ottobre ha avuto un ulteriore incremento del 8,29% che porta l’incremento totale al 45,65% dall’inizio dell’anno. Se paragonato al 1° gennaio 2021 l’incremento delle tariffe è pertanto del 90,86 %. Nello stesso periodo il gas, dai dati di ARERA, ha avuto un incremento del 74,95%”.
“A2A – continua il testo – ha annunciato per il prossimo ottobre la messa in funzione del primo dispositivo di recupero del calore dai fumi del TU che servirà a recuperare altri 150 GWh termici/anno con un risparmio notevole nell’utilizzo del metano che attualmente copre circa il 30% del fabbisogno energetico. Se la riduzione dell’utilizzo del metano non può che essere assolutamente positivo, anche in considerazione della situazione creatasi con la guerra in Ucraina, ci sembra anche giunto il momento di sganciare il costo del calore fornito alle abitazioni dal costo del gas. Nel rammentare che tutti questi investimenti sono stati decisi ed i contratti con i fornitori firmati con le tariffe del teleriscaldamento alla metà rispetto alle attuali riteniamo che gli incrementi delle tariffe non possono in alcun modo essere giustificati dalla realizzazione di questi impianti”.
“È tempo che ai cittadini bresciani, oltre agli annunci delle buone cose fatte dall’Azienda, arrivino anche i benefici dal fatto che la produzione di energia avviene solo in maniera marginale con l’uso del gas”, incalza Scaramella, “Abbiamo chiesto e ribadiamo un deciso cambio dell’algoritmo che A2A utilizza per la definizione delle tariffe e auspichiamo che presto questa nostra richiesta venga sostenuta dal Consiglio Comunale”.
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