Due piccoli consigli (non richiesti) all’ospedale Città di Brescia
L’ospedale Città di Brescia, del Gruppo Ospedaliero San Donato, è una delle eccellenze della Leonessa dal punto di vista medicale, in particolare per quanto riguarda i reparti di Ortopedia. Ma si può sempre fare di meglio, soprattutto per quanto riguarda il servizio agli utenti-pazienti. La redazione di BsNews.it, nei giorni scorsi, ha raccolto in loco alcune opinioni sui servizi del nosocomio, da cui emergono due semplici consigli alla direzione del nosocomio che potrebbero migliorare l’efficienza del servizio a costo zero.
Il primo consiglio è quello di ridefinire la segnaletica interna. Alcuni piccoli problemi sono dovuti certamente ai lavori in corso, ma basterebbe qualche piccolo accorgimento per semplificare la vita dei pazienti in atresa. Ad esempio sarebbe sufficiente coprire temporaneamente l’indicazione dell’Ufficio Prericoveri: più d’uno prende il numero e fa la coda per sentirsi dire che per accedere all’Ufficio Prericoveri bisogna prendere un altro numero (quello dell’ambulatorio 30) e ricominciare da capo la coda. In generale, comunque, risulta di non immediata comprensione a chi accede dove bisogna fare le code e dove sia la sala d’attesa principale. Tanto che più d’uno attende il proprio turno, in piedi, nel corridoio degli ambulatori all’ingresso o nella “hall”.
All’ingresso, poi, da pochi giorni è stato allestito un banchetto della Fondazione San Donato (con tanto di albero natalizio) per finanziare la ricerca sul cuore. Iniziativa lodevole, ma fatta a scapito delle numerose sedie che prima erano collocate nello stesso spazio. Anche in questo caso il risultato – sommato al problema della segnaletica interna – è quello di complicare un po’ l’attesa (che in alcuni casi può essere anche di ore) di anziani e persone con difficoltà di deambulazione. Non serve un grande intervento: qualche sedia in più all’ingresso farebbe bene all’ospedale, e ai pazienti.