Parcheggio Prealpino a rischio sfratto per “inadempienza” del Comune
Rogne giudiziarie in arrivo per il Comune di Brescia. Tre fratelli proprietari di alcuni fondi agricoli alla Stocchetta, gli stessi dove è stato realizzato il parcheggio della stazione metropolitana “Prealpino” che oggi rischia di essere sfrattato, hanno citato in giudizio il Comune di Brescia per inadempienza contrattuale. Il motivo?
I tre avevano concordato con il Comune di trasformare in edificabili alcuni loro terreni come contropartita del comodato per l’uso gratuito del terreno dove è stato realizzato il parcheggio metropolitano.
Richiesta che è stata puntualmente deliberata dal consiglio comunale con delibera del 6 febbraio 2012, quando alla guida c’era ancora la squadra capitanata da Adriano Paroli. Di fronte alle sollecitazioni più volte avanzate dai tre fratelli ma mai ottemperate dal Comune, i titolari hanno deciso di passare la palla ai legali che ora si sono rivolti al Tar per chiedere che siano rispettati i termini contrattuali.
Ciò che da fastidio però non è solo la sostanza, vale a dire la mancata edificabilità dei propri terreni, bensì la forma con la quale sono stati trattati. “È mancato – ha dichiarato l’avvocato Bezzi, legale dei tre fratelli, sul Giornale di Brescia – un semplice gesto di cortesia: non un invito ad incontrarci, non una telefonata. E così – ha aggiunto – giocoforza abbiamo dovuto scegliere la strada delle carte bollate, certi delle nostre buone ragioni. Chiarisco che non chiediamo null’altro che il rispetto degli accordi sottoscritti da oltre due anni. Se il Comune dovesse mantenere il suo attuale atteggiamento, o se dovesse fare marcia indietro, allora esigeremo la restituzione dell’area concessa dai miei assistiti a beneficio della comunità”.