Bigio, Anpi: sconcertati dalle parole della Castelletti ma felici per quelle del sindaco
Con un comunicato la presidenza dellAnpi di Brescia e il coordinamento provinciale delle Fiamme Verdi, si dicono sconcertati dai contenuti e dal tono delle dichiarazioni della vicesindaco della città Laura Castelletti e intendono ribadire la propria posizione a proposito del riposizionamento della statua LEra Fascista di Arturo Dazzi in Piazza Vittoria.
DI SEGUITO IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO:
Da oltre 18 mesi le associazioni partigiane hanno attivato un percorso di approfondimento storico, culturale, artistico e di dialogo con la città per confrontarsi sullopportunità di riposizionare il simbolo del fascismo imperante nella piazza della città inaugurata da Benito Mussolini che i partigiani hanno abbattuto e rimosso allindomani della Liberazione.
Lassoluta contrarietà delle associazioni partigiane a tale ricollocazione è nota tanto agli organi di stampa quanto allintera cittadinanza. Perciò non possiamo, in questa circostanza, che esprimere apprezzamento per le dichiarazioni in più occasioni espresse dal sindaco Emilio Del Bono, dapprima in campagna elettorale, poi durante vari incontri con le rappresentanze partigiane negli annunci degli scorsi giorni comparsi sui giornali in ordine alla collocazione, sul piedistallo collocato in piazza e ancor oggi vuoto, di unopera proveniente da un concorso di idee, che superi finalmente la questione con uno sguardo aperto al futuro.
E, da ultimo, un apprezzamento particolare per la conferma di tale orientamento come riportato dalla stampa, dopo le affermazioni di ieri della vicesindaco ed assessore Castelletti che sembravano invece volerlo bloccare.
Forti di un percorso che ha dato vita a numerose manifestazioni e occasioni di incontro con i cittadini bresciani volantinaggi, flash mob, letture, interviste, servizi e dibattiti televisivi, raccolta di firme a sostegno di una petizione popolare e ben due convegni, uno dei quali con interventi di caratura nazionale riteniamo, come associazioni partigiane, che il tema sia stato affrontato e risolto attraverso una chiara proposta a non procedere con il riposizionamento, orientamento che il sindaco Del Bono ha fatto proprio.
Alla base di questa posizione ci sono, come più volte ricordato, ragioni di idealità e di opportunità storica e non condizionamenti di carattere ideologico. Ci dispiace che la vicesindaco Castelletti non abbia preso parte ad alcuna delle numerose occasioni di approfondimento appena ricordate, che le avrebbero, forse, consentito di farsi unidea più ponderata sulla questione.
Pertanto, pur nel rispetto delle opinioni di ciascuno, con la serena convinzione di aver sempre agito nellinteresse della memoria storica e in ossequio alla cultura democratica della città, ci appelliamo alle istituzioni cittadine, e in particolare al sindaco Del Bono, affinché si addivenga al più presto ad una soluzione definitiva della questione secondo gli orientamenti pubblicamente confermati.
Ci appelliamo inoltre a tutte le forze democratiche e antifasciste in questa vigilia del 25 aprile 2014, 69° anniversario di quella Liberazione che sancì, con il ritorno della libertà, anche la cacciata del fascismo e labbattimento a Brescia del suo simbolo più inviso, affinché venga ribadita la condivisione circa la destinazione museale della statua, proprio a tutela dello stesso reperto. Nel contempo auspichiamo che Brescia, città medaglia dargento per la Resistenza, non debba veder ulteriormente agitato in modo strumentale questo tema, specie in questanno che vede, ormai prossime, le celebrazioni del quarantennale della strage fascista di Piazza della Loggia.