▼ Partita notturna all’oratorio di Rovato, il don: era autorizzata e ai vicini chiedo più comprensione
(a.t.) “All’oratorio di Rovato non c’è stata alcuna irruzione notturna per fare una partita di calcio. I ragazzi erano autorizzati: se hanno alzato troppo la voce a quell’ora chiedo scusa, ma ai vicini chiedo anche un po’ di comprensione”. A dirlo – intervistato da BsNews.it – è don Giuseppe Baccanelli, responsabile dell’oratorio rovatese, che interviene così sul filmato diffuso nei giorni scorsi sui social da un residente del paese.
Nel video – pubblicato nel gruppo Facebook Sei di Rovato se” e poi rimosso – si vedevano decine di giovani impegnati a giocare a palla a tarda sera all’interno della struttura. Il filmato era stato girato alle 3.34 di notte e l’autore aveva precisato che “i giochi sono continuati fino alle 4:45! con i fari del campo accesi tutta notte”.
Più d’uno, a fronte di questa situazione, aveva ipotizzato un’irruzione notturna (di quelle che sono state segnalate in altri campi da calcio e in diverse piscine). Niente di grave a fronte di quello che si legge quotidianamente sulle cronache dei giornali (rapine, accoltellamenti, furti, malori per eccessi di droghe o alcol). Ma la realtà dei fatti è comunque ben diversa.
“Era la tradizione festa di fine Grest degli animatori”, sottolinea il sacerdote, “e sono decenni che il rito si ripete nella stessa maniera. I nostri educatori si sono spesi per tre settimane in favore degli altri, gratis e da mattina a sera. Nell’ultima giornata, terminata a mezzanotte la festa, sono rimasti a dormire in oratorio con il sacco a pelo. Qualcuno ha pensato di tirarla lunga e fare una partita con la palla. Hanno alzato troppo la voce? Forse. Ma non stavano facendo niente di male. E i fari erano accesi per la loro sicurezza”.
“Il vicino che ha diffuso il filmato non ha tutti i torti nel dire che c’era rumore”, aggiunge don Baccanelli, “ma succede una volta all’anno e gli chiedo un po’ più di comprensione in più per quei ragazzi, che invece di star fuori la notte a fare altro decidono di impegnarsi in favore degli altri. E che, fra l’altro, la mattina dopo alle 8 erano già al lavoro per ripulire l’oratorio”.
“Vorrei”, conclude il prete, “che ci si rendesse un po’ più conto dell’importanza degli oratori e dei servizi offerti dai volontari in favore dei ragazzi e delle loro famiglie. Proprio grazie a quei giovani volontari, il nostro Grest è economicamente accessibile a molte famiglie che altrimenti sarebbero escluse dal servizio. Non sono un prete molto social”, aggiunge don Baccanelli, “se qualcuno ha problemi mi piacerebbe poterne parlare con lui di persona, in un clima di ascolto reciproco e di dialogo”.