⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️ Cinque luoghi bresciani legati a papa Paolo VI | ✅ SCOPRI BRESCIA
Giovanni Battista Enrico Antonio Maria Montini nacque a Concesio (Brescia) il 26 settembre 1897 e fu eletto Vescovo di Roma e Papa il 21 giugno 1963, quando scelse il nome di Paolo VI.Laureato in filosofia, diritto civile e diritto canonico, fu una figura complessa, sempre impegnato nella costante ricerca di un rapporto personale con Cristo, con una profonda spiritualità e attenzione alla relazione tra gli uomini e la Chiesa cattolica.Papa Paolo VI morì il 6 agosto 1978: la sua tomba si trova nelle Grotte Vaticane.
Beatificato il 19 ottobre 2014, è stato proclamato Santo il 14 ottobre 2018 da Papa Francesco. Di seguito proponiamo 5 luoghi bresciani legati alla figura di Papa Paolo VI, che rimase sempre molto legato alla sua terra di origine.
5 LUOGHI CARI AL PAPA BRESCIANO
1) Concesio (Brescia)
Secondo di tre figli, Giovanni Battista Enrico Antonio Maria Montini nacque da Giorgio Montini eGiuditta Alghisi e fu battezzato proprio a Concesio, nella chiesa di Sant’Antonino Martire, dove ancora oggi è conservato il fonte battesimale originario. Sempre a Concesio sorge oggi l’Istituto Paolo VI–Centro internazionale di studi e di documentazione (da non confondere con il “Centro Paolo VI” di Brescia centro), luogo in cui gli studiosi possono approfondire le loro ricerche sulle opere realizzate da Papa Montini e su pubblicazioni che lo riguardano o che sono connesse al tempo in cui egli visse e operò.
2) Piazza Paolo VI, Brescia
Conosciuta tra i bresciani anche come piazza Duomo, è tra le piazze principali della città, fulcro di vita urbana. Qui si trovano l’antica Rotonda o Duomo Vecchio, costruzione risalente all’XI secolo ed esempio di architettura romanica, Palazzo Broletto, considerato l’edificio pubblico più antico diBrescia, e il Duomo Nuovo, eretto tra il 1604 e il 1825, frutto quindi di un lungo lavoro. Proprio qui, il 29 maggio 1920, Giovanni Battista Enrico Antonio Maria Montini ricevette l’ordinazione sacerdotale dal vescovo Giacinto Gaggia.
3) Santuario di Santa Maria delle Grazie (Brescia)
Nel Santuario di Santa Maria delle Grazie, cui tutta la sua famiglia era legata, il neosacerdote Giovanni Battista Montini celebrò la sua prima Messa. Alcune lettere che Papa Paolo VI inviò alla famiglia testimoniano un profondo legame con il Santuario. In questo luogo, infatti, i Montini erano soliti riunirsi in occasione della festa mariana dell’8 settembre. Non solo. Il papa bresciano nomiò più volte il santuario nel suo Angelus. Il 9 settembre 1973 disse: “Come potremmo noi dimenticare che l’8 Settembre a Brescia, è giornata solenne per quel Santuario della Madonna delle Grazie, la cui chiesa Maggiore adiacente al Santuario, è appunto dedicata a questa festività? Essa era l’occasione abituale di riunione della nostra famiglia; e in quel pio domicilio, casa e Chiesa, di culto mariano, maturò la nostra giovanile vocazione sacerdotale”. L’8 settembre 1974, invece, disse: “Noi ricordiamo che la Chiesa di S. Maria delle Grazie a Brescia, a due passi dal nostro domicilio domestico, e da noi frequentata negli anni giovanili con quotidiana assiduità, è dedicata alla nascita della Madonna, la quale Beatissima aveva ogni anno, in questa festiva ricorrenza, tutta la nostra famiglia puntualmente convenutaa Sé”.
4) Santuario Madonna della Stella, Cellatica (Brescia)
Eretto sul colle Selva, a circa 400 metri di altezza sul livello del mare, il Santuario è in stile barocco e ospita al suo interno preziose opere, come laMadonna con bambino del Romanino. Il Santuario era un luogo caro a Papa Montini, che spesso da giovane vi si recava per pregare. All’esterno dell’edificio sacro è posta una statua bronzea in suo omaggio, benedetta da Papa Giovanni Paolo II nel 1982.
5) Monte Guglielmo, Zone (Brescia)
Montagna di 1957 metri che si eleva nelle Prealpi Bresciane, il Gugliemo – o Gölem, come era ufficialmente chiamato in passato – accoglie sulla propria cima uno dei venti monumenti dedicati alRedentore ed eretti sulle vette italiane. I lavori di costruzione dell’opera furono condotti da Giorgio Montini, padre di Giovanni Battista Montini. In seguito la cappella cadde in rovina e fu poiricostruita per volere di Papa Paolo VI, a cui è dedicata una statua bronzea collocata a fianco della piccola struttura sacra nel 1998.
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