Sara ammazzata con 70 coltellate, poi l’assassino si è messo a mandare sms

Emergono nuovi, inquietanti, dettagli sul femminicidio che si è consumato nella notte tra il 25 e il 26 ottobre a Costa Volpino, sulla sponda bresciana del lago di Iseo, in cui ha perso tragicamente la vita la 18enne Sara Centelleghe. Per l’omicidio, lo ricordiamo, è stato fermato un “amico” e vicino di casa della vittima di origine asiatica, l’elettricista Jashandeep Badhan. Stando a quanto riportato dai media bergamaschi, il 19enne sarebbe entrato nell’abitazione della vittima per incontrare una sua amica (minorenne), che proprio in quel momento però era uscita di casa. Quindi avrebbe aggredito Sara cercando di strangolarla e colpendola con un paio di forbici. Non è chiaro quale sia stato il movente. Se il dramma sia dovuto a un tentativo di approccio sessuale degenerato in violenza oppure se – come appare oggi più probabile – la giovane, che stava dormendo, abbia sorpreso lo straniero mentre cercava di rubare qualcosa dal suo zaino, probabilmente hashish da fumare. Sul corpo della ragazza, di certo, sono stati trovati i segni di ben 70 colpi. E – dopo averla colpita, invece di soccorrerla o fuggire – l’indiano ha preso il cellulare e – secondo quanto riportato dal Gip, così riferisce il Corriere – ha iniziato a inviare messaggi all’amica minorenne per accordarsi su uno scambio di droga (anche cocaina) e “precostituirsi un alibi”. Poi, dopo l’1 di notte, l’amica è rincasata e ha trovato il cadavere. Resta da chiarire, comunque, anche la posizione dell’amica minorenne. In un bidone della spazzatura vicino al condominio, infatti, sono stati trovati un panetto da 64 grammi di hashish e un bilancino. L’ipotesi è che fossero suoi. Mentre altri 30 grammi, ancora da attribuire, sono stati trovati nell’abitazione della vittima.