▼ Lombardia, ok alle modifiche della legge sulla caccia: ecco cosa cambia
Durante la seduta odierna del Consiglio regionale è stata votata la “Prima legge di revisione normativa ordinamentale 2024”, che conteneva alcuni emendamenti alla normativa lombarda in materia di caccia presentati dal consigliere regionale bresciano Carlo Bravo (Fdi) e approvati dalla Commissione Agricoltura, di cui è Vicepresidente.
Il progetto di legge è stato approvato a maggioranza dall’aula e di conseguenza anche gli articoli sull’attività venatoria presenti nel testo, che diventeranno a tutti gli effetti norme di legge. Le novità sono:
- la possibilità per le associazioni venatorie o per i comitati di gestione degli ATC o dei comprensori alpini di poter gestire le oasi di protezione;
- l’acquisizione della permanenza associativa del neo-cacciatore nell’ATC o nel Cac oltre il primo anno anche se accompagnato da persone diverse dal genitore;
- la possibilità dell’autorizzazione di un appostamento fisso in zona alpi, previo parere motivato del comprensorio alpino in ordine alla presenza certificata nei tre anni precedenti di galliformi alpini e di ungulati;
- l’esclusività dei medici veterinari dell’ATS competente a poter maneggiare i richiami vivi durante le operazioni di accertamento degli anellini.
Sono inoltre stati approvati emendamenti gli presentati dal consigliere bresciano Floriano Massardi (Lega), che introducono due novità significative.
La prima prevede che gli uccelli feriti nell’esercizio dell’attività venatoria potranno essere curati e, una volta sopraggiunta la completa guarigione, entrare a far parte del patrimonio di richiami vivi del cacciatore. La seconda modifica consente la possibilità del completamento dei piani di prelievo degli ungulati anche al fuori della zona alpina in caso di zone coperte da neve anche negli ATC di pianura (non solo in zona Alpi).