Tre condanne a nove anni di carcere, e 9mila euro di sanzione. E’ quanto il Tribunale di Brescia ha inflitto a tre giovani tra i 20 e i 25 anni che erano accusati di aver orchestrato un ricatto sessuale ai danni di un sacerdote 72enne di una parrocchia alla periferia cittadina. L’unico problema è che il trio criminale è latitante.
I tre – insieme ad altri che avevano già patteggiato pene minori – avevano agganciato il sacerdote con una scusa. Quindi, uno di loro aveva chiesto al sacerdote di aiutarlo a medicare una medicazione alle parti intime e gli altri avevano filmato la scena.
A quel punto era partita la richiesta di denaro con la minaccia di diffondere i video e il sacerdote, nei mesi seguenti, era arrivato a versare ai ricattatori ben 170mila euro. Infine – stremato e senza più risparmi – nel 2020 il prete aveva chiesto aiuto alle forze dell’ordine, che avevano incastrato i cinque delinquenti (tutti residenti nel quartiere della Malpensata di Bergamo).
Tre sono stati condannati ieri. Gli altri due processati con l’abbreviato (uno con pena a 5 anni e 8 mesi, l’altro a 4 anni e 8 mesi) erano poi evasi dai domiciliari e avevano fatto perdere le proprie tracce. Il denaro, che in parte è finito all’estero ai familiari dei ricattatori, è sparito come loro.