▼ Ospitaletto, nuovo presidente per la Serlini: decisiva l’astensione della parrocchia

Ora, chiuso il capitolo di chi comanda, rimangono aperti quelli relativi ai ricorsi sulle precedenti nomine/revoche e alla richiesta danni da 690mila euro avanzata dal precedente consiglio

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Casa di riposo Serlini di Ospitaletto, foto da Google Maps

Ennesima svolta nella tormentata vicenda della Fondazione Serlini di Ospitaletto. Nei giorni scorsi, infatti – dopo l’approvazione del bilancio 2023 e l’insediamento dei nuovi membri – il consiglio dell’ente che gestisce la casa di riposo ha eletto il presidente.

A guidare la Serlini è Giambattista Rocco, eletto con una leggera maggioranza grazie al proprio voto e a quelli del nuovi consiglieri indicati dal sindaco Laura Trecani (Antonio Tirinato e Simonetta Stefanini). Mentre due consensi sono andati a Susetta Colombi (votata anche da Matteo Faini, l’altro membro espressione della Consulta).

Decisiva, dunque, è stata la decisione della parrocchia. Nei mesi scorsi, come noto, don Adriano Bianchi si era autospeso, ma alla riunione decisiva ha deciso di mandare un proprio delegato, che al dunque si è astenuto.

Ora, chiuso il capitolo di chi comanda, rimangono aperti quelli relativi ai ricorsi sulle precedenti nomine/revoche e alla richiesta danni da 690mila euro avanzata dal precedente consiglio.

LA VICENDA SERLINI DI OSPITALETTO IN BREVE

La Fondazione, come noto, aveva sviluppato un progetto milionario di ampliamento della locale casa di riposo con il sostegno della precedente amministrazione (guidata da Giovanni Battista Sarnico, centrosinistra). Ma nell’ottobre del 2023 il nuovo sindaco (Laura Trecani, centrodestra) aveva stoppato tutto, revocando il mandato ai consiglieri nominali dal Comune dell’ente. A seguire l’arrivo di un commissario di nomina Ats, il ricorso dei consiglieri al tribunale e il loro reintegro. Poi, alla scadenza del mandato, il sindaco Trecani aveva indicato i suoi nuovi consiglieri, che avrebbero dovuto entrare in carica a fine aprile. Ma gli uscenti avevano fatto ancora ricorso invocando una proroga naturale del mandato fino all’approvazione del bilancio di giugno e presentando una richiesta di risarcimento danni da 690mila euro al Comune. Quindi, il 27 maggio, l’ultimo atto era stato il nuovo commissariamento della Fondazione da parte di Ats, una decisione motivata con presunte “irregolarità nella trasmissione di alcuni documenti” e in particolare con il fatto che un’ispezione avrebbe fatto emergere alcuni passaggi legali compiuti senza il mandato esplicito del consiglio.

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