▼ Comune di Brescia, l’impegno per i consiglieri è di 3 sedute alla settimana

In questo articolo il report delle attività del consiglio comunale di Brescia nell'ultimo anno (dal giugno 2023 a oggi)

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Consiglio comunale di Brescia, foto Comune

Una media di 3 sedute alla settimana per consigliere, con 16 consigli comunali (123 ore e mezza di lavoro) e 120 sedute di commissione, a fronte di un compenso di 94 euro a seduta. E’ questo, in estrema sintesi, il report delle attività del consiglio comunale di Brescia nell’ultimo anno (dal giugno 2023 a oggi). Di seguito riportiamo il dettaglio dei dati e le spiegazioni.

CONSIGLIO COMUNALE
n. sedute 16
per un totale di ore 123,05
n. delibere votate 68
n. mozioni votate 5
n. ordini del giorno votati 9
n. interrogazioni a risposta orale trattate 57
n. interrogazioni a risposta scritta presentate 56
n. interpellanze risposte 2
n. petizioni trattate 2

 

CONFERENZE DEI CAPIGRUPPO
n. conferenze 17
COMMISSIONI CONSILIARI
n. sedute 120
CONSULTE
n. sedute Consulta per l’ambiente 3
n. sedute Consulta per la pace e la cooperazione, la solidarietà internazionale e la promozione dei diritti umani 2

 

CONSIGLIO COMUNALE dei RAGAZZI
n. sedute di Consiglio 6
n. sedute di Giunta 3
n. sedute Gruppi di lavoro 5

 

1.   I dati precedenti e i dati attuali

Leggere un anno di consiliatura attraverso i numeri potrebbe apparire riduttivo. In realtà anche un semplice calcolo evidenzia una buona vivacità: ogni settimana dell’anno – al netto di quattro settimane, considerando le ferie di agosto, i ponti e le festività natalizie – vi è una media di quasi 3 impegni settimanali per ogni consigliere, tra sedute delle commissioni e del Consiglio comunale (per i capigruppo la media è leggermente superiore a 3). Vivace anche la diversità dei provvedimenti oggetto delle sedute consiliari, tra delibere, interrogazioni e interpellanze, ordini del giorno e mozioni; non è mancato lo spazio per le petizioni popolari.

In questo primo anno di consiliatura sono già state effettuate 16 sedute del Consiglio comunale. Una vivacità che si coglie anche dalla qualità delle sedute, dove emerge il ruolo propositivo dei consiglieri, come dimostra sia la presentazione formale di emendamenti sia il dibattito pubblico. Certamente è molto ricca la produzione di interrogazioni scritte: ne sono già state presentate 56 (di cui 4 ritirate).

2.   La partecipazione attuale

È buona la presenza dei cittadini che assistono ai lavori del Consiglio: più che “dal vivo” (perché fatto salvo casi particolari – ricordiamo ad esempio la mozione sull’Ihra – il numero di presenti in sala è piuttosto ridotto) lo è in remoto. Si parte dalle oltre 1400 visualizzazioni della prima seduta per arrivare alle circa 200 delle sedute di aprile o maggio 2024: in mezzo ci sono sedute molto seguite, per esempio le quasi 1200 visualizzazioni del luglio 2023 o le quasi 900 di novembre 2023. Buone le visualizzazioni anche delle sedute delle commissioni (ma generalmente con numeri inferiori alle sedute consiliari).

La presenza dei consiglieri comunali è sempre alta: il numero massimo di assenze in una seduta è stato pari a 5. Nelle commissioni la presenza è stata resa possibile anche grazie al collegamento in remoto, che però necessita della piena integrazione nel Regolamento del Consiglio.

3.   La revisione del Regolamento

Effettivamente è in corso la revisione del Regolamento per il funzionamento del Consiglio e della Giunta comunali. L’ultimo provvedimento che ha introdotto dei cambiamenti è datato 2013. I lavori di revisione sono terminati a maggio, a seguito di numerose sedute, di una audizione e di alcuni confronti informali. Nel corso della revisione è emersa una buona condivisione del metodo e del merito da parte dei capigruppo sia di maggioranza sia di opposizione. Rimangono però alcuni nodi sui quali si intende operare per giungere ad una approvazione il più possibile unanime. Nelle intenzioni si vuole approvare un regolamento più “europeo” nei tempi, più inclusivo nella forma e nella sostanza, più equilibrato nella distinzione dei compiti tra sedute del Consiglio, delle commissioni consiliari e della conferenza dei capigruppo.

È in corso anche la definizione di un programma di formazione con un ciclo di incontri, che partirà in autunno e che riguarderà i fondamenti del diritto amministrativo, l’organizzazione del Comune e l’analisi di alcuni provvedimenti importanti (il bilancio, il Pgt).

4.   Le Consulte e i Garanti

Sottolineiamo il lavoro svolto da altri organismi: le Consulte, istituite dal Consiglio comunale; i Garanti, nominati dal Consiglio comunale. Attualmente le consulte sono due, la Consulta per l’ambiente (attualmente formata da 25 associazioni) e la Consulta per la pace e la cooperazione, la solidarietà internazionale e la promozione dei diritti umani (attualmente formata da 48 associazioni). Entrambe le consulte dispongono di una assemblea e di un ufficio di presidenza. Le Consulte – oltre a essere luogo di costruzione di una democrazia più orizzontale, più vicina al cittadino e più ricca grazie al coinvolgimento delle realtà associative del territorio – forniscono un contributo importante all’azione amministrativa comunale.

I due Garanti nominati dal Consiglio sono: il Garante per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale.

 

5.   Una pedagogia civile condivisa

Cogliamo infine l’occasione per evidenziare come la Presidenza del Consiglio si occupi in modo operativo di alcuni eventi politicamente o simbolicamente significativi, sia in termini di progettazione sia di svolgimento. Anzitutto essa coordina il comitato scientifico (in cui è entrato l’ISPI) e il comitato esecutivo del Festival della pace, che arriverà quest’anno alla settima edizione. Quella del 2023 ha visto la partecipazione (stimata) di circa 18mila persone (oltre ai visitatori della mostra Finché non saremo libere, con oltre 9mila persone) che hanno affollato gli oltre cinquanta eventi proposti da altrettanti soggetti del territorio – tra cui le due università, la Diocesi, le molte associazioni, la Consulta per la pace del Comune – in collaborazione con alcune fondazioni, a partire dalla “nostra” Brescia Musei, e col sostegno di alcune imprese. Il Festival della pace è un festival della partecipazione, sia perché la progettazione è fortemente condivisa coi soggetti che si impegnano, sia perché gli eventi sono numerosi, aperti e diffusi su tutta la città. In questi mesi si è costruito un rapporto positivo con altri due eventi extraurbani, il Festival della pace di Parma e Molte fedi sotto lo stesso cielo di Bergamo: questo offre l’opportunità di condividere i relatori, gli ospiti e le idee. Riteniamo che l’opera di “pedagogia civile” realizzata attraverso il festival sia un passaggio interessante nella formazione del cittadino bresciano. Quest’anno il festival avrà l’occasione di approfondire il dialogo con le persone di origine o di cultura africana, perché il tema-guida sarà l’Africa.

Sempre sul piano di una pedagogia civile condivisa vi è anche lo sforzo per allestire il Consiglio Comunale dei Ragazzi, rinnovato con l’anno scolastico 2023/2024. Segnaliamo l’incremento delle scuole aderenti al progetto, che passano da 12 a 36. I lavori del CCR sono condotti e assistiti da due educatrici che hanno anche il compito di facilitare il dialogo tra i componenti del Consiglio (che hanno un’età compresa tra i 9 e i 12 anni). Quest’anno si è lavorato sulla composizione degli organismi, su alcuni diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (si stanno realizzando anche degli appositi contributi video) e si è iniziato ad affrontare il lavoro amministrativo di proposta che sarà l’oggetto di lavoro del prossimo anno. Peraltro, la presenza delle scuole, in Loggia, è costante e spesso si procede all’accompagnamento sia di classi della primaria che della secondaria, italiane o in visita attraverso progetti europei.

Segnaliamo anche il lavoro per la realizzazione di eventi di animazione sociopolitica collaborando con alcuni soggetti della città. In particolare, citiamo gli eventi progettati e svolti (o da svolgere a breve) con Confraternita dei santi Faustino e Giovita, associazione Bruno Boni e Ce.Doc., Passage, Avviso Pubblico per animare la partecipazione politica o sensibilizzare su temi specifici (nei casi citati ci si è occupati di responsabilità educativa, strage di piazza Loggia, Europa, criminalità organizzata). In quest’ambito fa piacere ricordare il profilo internazionale dell’evento realizzato in collaborazione con ADL Zavidovici e Alda (associazione europea per la democrazia locale) in occasione della Giornata dell’Europa con la presenza del vicesindaco di Mariupol (Ucraina), Denys Kochubel.

Infine, la questione-carcere: la Presidenza è attenta alla situazione di Nerio Fischione e, in generale, al rapporto tra carcere e territorio. Questo si traduce finanziando alcuni progetti culturali o sociali (es. Lyria, a Verziano), organizzando eventi (es. la proiezione del docu-film di In Primis, “11 giorni”), partecipando a eventi (es. delle Camere Penali, degli istituti scolastici cittadini, dell’UGCI) e tenendo un dialogo costante con la Garante e con alcune realtà territoriali direttamente impegnate nei due istituti penitenziari cittadini.

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