▼ Canton Mombello, donna scoperta mentre cerca di portare la droga al figlio
Cercava di entrare a Canton Mombello per fare visita al figlio, che si trova in carcere. Ma con sé aveva qualcosa di troppo: droga destinata al giovane. Per questo una donna, che nascondeva lo stupefacente nei vestiti, è stata denunciata a piede libero dalla Polizia penitenziaria dell’istituto di pena cittadino.
E’ accaduto ieri mattina e a darne notizia è il Coordinatore regionale della Fp Cgil Polizia Penitenziaria Calogero Lo Presti, che però non fornisce altri dettagli
“Nonostante la grave e cronica carenza di organico di Polizia presso la Casa circondariale di Brescia – commenta in una nota – il personale riesce a garantire, e a mantenere, anche se con grande sacrificio, abnegazione e senso dello Stato, degli adeguati standard qualitativi di controllo e sicurezza evitando la commissione di reati all’interno della struttura carceraria”. E sottolinea che nelle carceri “i poliziotti conducono un lavoro minuzioso e di intelligence per evitare (anche, ndr) l’introduzione illecita di telefoni cellulari”.
Lo Presti, quindi, lancia un nuovo appello al Ministro della Giustizia Carlo Nordio “affinché la situazione in cui versano le carceri in Italia venga seriamente affrontata con delle riforme normative strutturali specie su quei temi che riguardano il sovraffollamento detentivo, gravissima carenza di personale di Polizia Penitenziaria, carenza di misure deflattive e carenze strutturali. Ogni giorno – incalza – assistiamo a risse, aggressioni e minacce continue al personale di Polizia Penitenziaria, traffici illeciti persino suicidi. Tutto ciò non può essere considerata la ‘normalità’ quotidiana all’interno di un carcere in una nazione che si definisce civile. Non è più procrastinabile un intervento politico e strutturale da parte del Governo”.