Sono un centinaio i militanti e i curiosi che sabato si sono trovati all’hotel Vittoria per assistere alla visita bresciana dell’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, fondatore del Movimento Indipendenza. Formazione politica che si rivolge esplicitamente a coloro che – da destra – sono delusi da Fratelli d’Italia. Ma non solo, visto che il Movimento ha un’intesa politico-elettorale con quello dell’ex comunista Marco Rizzo.
Nel suo intervento Alemanno ha ribadito la posizione “contro la guerra in Ucraina e contro la guerra in Palestina”, ma anche “il no a questo tipo di Europa: se uscire dipenderà da una trattativa dura e forte che vogliamo fare, ma dobbiamo valutare anche questa eventualità”.
Da segnalare anche la tappa, con deposizione di fiori, dell’ex ministro – insieme al coordinatore bresciano Giampaolo Natali e a quello regionale Daniele Petrucci – davanti al monumento ai caduti della Strage (fascista) di piazza Loggia “perché non vogliamo dimenticare quella terribile strage e vogliamo continuare a batterci per la verità, costi quello che costi”. Alemanno ha specificato però che “gli autori della strage erano certamente contro l’allora Movimento sociale italiano e noi ne pagammo un prezzo: chiunque l’abbia commessa, anche se aveva in tasca qualche tessera di destra, era comunque un nostro nemico perché era nemico della patria”.
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