Allerta in una scuola di Capriolo, dove un insegnante è risultato positivo al vaiolo delle scimmie. Un virus non nuovo nel Bresciano e non particolarmente preoccupante, che però ha fatto scattare le procedure di Ats per tenere sotto controllo la situazione.
Il vaiolo delle scimmie (MonkePox), va ricordato, è una patologia trasmessa dall’uomo agli animali. Il primo focolaio, in Occidente, risale al 2003, ma – a differenza del Covid – non è un virus nuovo (è stato isolato nel 1958 nelle scimmie e nel 1970 in un essere umano). I sintomi non sono poi troppo diversi da quelli del vaiolo: macchie rosse che si trasformano in vescicole, febbre alta, stanchezza, linfonodi ingrossati e via dicendo. Niente di allarmante, dunque. Ma la diffusione appare in crescita (di recente non sono mancati focolai in Europa) e dunque gli eventuali contagi vengono monitorati con attenzione.
L’unica certezza, al momento, è che a Capriolo un insegnante è stato contagiato diversi giorni fa. Ma dai primi accertamenti il virus non è passato ad alcun alunno. Ats Brescia ha comunque inviato una lettera a tutti i genitori (individuati come “contatto a basso rischio di un caso di Monkeypox”) prescrivendo di monitorare la situazione ed eventuali sintomi fino al 2 di gennaio. Non è stata invece attivata alcuna quarantena o profilassi. L’insegnante, invece, sarebbe in via di guarigione.
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