Il corpo di Amara Kante riposerà in patria. Gli amici e i compagni di squadra, infatti, hanno avviato una raccolta fondi per aiutare la giovane moglie a riportare “a casa” la salma del giovane ivoriano morto in un incidente sul lavoro.
Kante, lo ricordiamo, era arrivato in Italia sette anni fa come rifugiato e si era integrato molto velocemente. Il calcio era stato il principale strumento: aveva militato in diverse formazioni bresciane, fino ad approdare a Serle e Roé Volciano (sua ultima squadra), dove fino a ottobre come esterno difensivo (“il primo ad arrivare agli allenamenti e l’ultimo ad andarsene”, ricordano i compagni). Nel frattempo si era anche sposato e, dopo aver preso la patente per i mezzi pesanti, aveva trovato lavoro come autotrasportatore. Una nuova attività che poche settimane prima della tragedia lo aveva obbligato a lasciare il calcio.
Amara Kante è morto il 5 dicembre alla guida del camion della ditta di Prevalle per cui lavorava, in un incidente stradale avvenuto lungo l’autostrada A4, poco prima dello svincolo di Cinisello Balsamo.
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