Le cifre non sono ufficiali, ma sono arrivate le prime indiscrezioni circa il “patteggiamento” che il bresciano Lanfranco Cirillo avrebbe concordato con l’Agenzia delle entrate italiana.
Cirillo – noto alle cronache come l'”architetto dii Putin” per aver progettato la villa del leader russo sul Mar Nero – è accusato di aver presentato tra il 2013 e il 2019 dichiarazioni dei redditi incompatibili con il proprio tenore di vita. In particolare, stando a quanto riporta il Giornale di Brescia, gli sono stati contestati mancati versamenti fiscali per 33 milioni di euro (inizialmente si era parlato erroneamente di 50).
Ora, riferisce sempre il Gdb, Cirilo sarebbe pronto – in accordo con il Fisco – a versarne 20 entro marzo (ma senza ammissioni di responsabilità circa le accuse).
L’imprenditore, lo ricordiamo dispone di un importante patrimonio (inizialmente gli erano stati sequestrati beni per 144 milioni), tra cui anche di una villa a Roncadelle. Attualmente vive attualmente a Mosca e, negli scorsi mesi, aveva affermato di non poter rientrare in Italia. Il patto con l’Agenzia delle entrate potrebbe ora aprirgli le porte per il ritorno in patria e per una rapida soluzione giudiziaria della vicenda che lo riguarda.
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