▼ Stop al Coregone sul Garda, i pescatori: pronti a bloccare i porti
I pescatori gardesani sono pronti a reagire duramente se il ministero non farà un passo indietro sulla decisione di bloccare l’immissione di coregoni sul lago di Garda. E minacciano proteste clamorose, come il blocco dei porti. E’ quanto emerso in una conferenza stampa convocata dalla Fai Cisl provinciale in rappresentanza dei circa 100 pescatori professionali che operano sul lago.
Come noto, Roma ha deciso lo stop per il pesce più pescato (e cucinato) del Benaco perché la sua presenza metterebbe a rischio le specie autoctone del carpione e della sardina, decretando invece il via libera per l’Iseo. Nell’incubatoio di Desenzano il coregone non è più riprodotto dal 2020 e la popolazione di questa specie (che vale circa il 70% del pescato) si è ridotta notevolmente: entro 10 anni – secondo quanto denunciato dai pescatori – il coregone potrebbe sparire quasi completamente dal lago.
Nel frattempo i prezzi sarebbero già aumentati, passando da 6 a 8 euro al chilo. E ben presto – per paradosso – sul Benaco si potrebbe mangiare soprattutto il coregone pescato nel lago di Iseo…