La Provincia di Brescia ha 45 giorni di tempo per decidere se sborsare centinaia di migliaia di euro e finanziare così l’aumento di capitale della Catullo Spa, società che controlla l’omonimo aeroporto di Verona e il Gabriele D’Annunzio di Montichiari. E non è detto che lo faccia.
Come noto, la Catullo ha approvato recentemente un aumento di capitale da 30 milioni di euro per sostenere il piano di sviluppo al 2032 dei due scali (ma soprattutto l’ampliamento del terminal passeggeri dell’aeroporto scaligero). I soci hanno tempo fino al 30 novembre per aderire e tra questi c’è anche il Broletto, che detiene il 2,15 per cento del capitale (qui trovate la composizione sociale).
Per la Provincia di Brescia, concretamente, l’esborso sarebbe di 600-700mila euro, non poco in momenti di ristrettezze economiche. Per questo il Broletto – che nella Catullo ha una presenza simbolica – potrebbe non aderire all’aumento. In quel caso la quota di partecipazione potrebbe passare a una percentuale attorno all’1,7% e la presenza “di testimonianza” sarebbe comunque garantita.