Sarà operativo a partire da settembre il primo impianto di cremazione mobile ideato da una squadra di ingegnosi professionisti e poi realizzato da cinque aziende bresciane.
Il progetto, che aspira ad attuare una rivoluzione nel settore, consta di «un impianto completo largo 2,5 metri, lungo 14 e alto 4, installato su un bilico trasportabile su strada semplicemente mediante una motrice, energeticamente autosufficiente in quanto dotato di un gruppo elettrogeno che fornisce energia elettrica per i servizi, di un sistema di combustione per le esigenze caloriche della cremazione e un sistema di controllo e filtrazione delle emissioni in accordo con le vigenti».
Per utilizzare l’impianto, rivela Bresciaoggi, è sufficiente collegarlo ad una cisterna di GPL o utilizzare il metano, disponendo il sistema all’interno di un’area di rispetto cimiteriale «che disponga di uno spazio pianeggiante sufficiente per il posizionamento e l’utilizzo».
La possibilità di spostare il mezzo ne consente un ampio impiego, sia per campagne programmate di estumulazioni ed esumazioni, sia per occasioni di emergenza: un’invenzione, dunque, utile in diverse circostanze, vantaggioso anche per la riduzione dei tempi di attesa delle cremazioni e con impatto ambientale ridotto.
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