❌ Treni, metro e autobus: è rischio stangata sui biglietti
L’inflazione corre e chi viaggia con i mezzi di trasporto pubblico – in tutta la Lombardia, bresciano incluso – rischia di dover far fronte a una stangata sui biglietti.
Il 10 luglio, come noto, il Pirellone ha approvato l’adeguamento delle tariffe di trasporto. Per Trenord l’aumento sarà – salvo sorprese – del 4%, mentre per gli altri servizi è stato deliberato un incremento teorico leggermente maggiore.
Ma – va precisato – spetterà alle locali agenzie per il trasporto pubblico e ai loro soci definire gli eventuali aumenti concreti, che potrebbero essere nulli (a servizio invariato o con taglio di servizi) o anche maggiori, se pure sulla base di alcuni parametri oggettivi.
Per Brescia tutto passa dalle decisioni di Provincia e, soprattutto, Comune di Brescia, che lo scorso anno ha messo sul piatto da solo 1,3 milioni per scongiurare rincari o tagli di servizio. Quest’anno, però, difficilmente si potrà fare uno sforzo maggiore. E gli aumenti – in quel caso – rischiano di essere ben più salati.
Secondo quanto dichiarato dal presidente dell’Agenzia Tpl di Brescia Giancarlo Gentilini, infatti, i biglietti – sempre in via teorica, per garantire l’efficienza del servizio – potrebbero aumentare fino al 14,55% in città e hinterland e fino al 7,68% per i viaggi in provincia (7,14% per le zone in concessione, come la Valcamonica). Mentre per le aziende private il rincaro massimo teorico è del 7,68%.
La questione sarà discussa lunedì nella Conferenza Locale dei Trasporti (Cltp) e il 31 i soci dovranno esprimersi. Allora si capirà quanto sono disposti a spendere Loggia e Broletto e, quindi, di quanto aumenteranno i biglietti.