Il video dei ragazzi che urlano cori offensivi sta facendo il giro del web. Sulle chat e su Facebook si ripete sempre lo stesso filmato: giovani delle medie del grest dell’oratorio di Ghedi cantano “Vesuvio erutta, Napoli distrutta” contro i napoletani durante la festa di chiusura. Oltre alle parole razziste a fare indignare è stato anche l’atteggiamento di chi era lì: nessun educatore o adulto ha fatto nulla per mettere fine a quei cori.
Il ritornello è stato inventato negli stadi ma i ragazzi delle scuole medie l’hanno riproposto in oratorio. Lo stesso sindaco di Napoli aveva chiesto a Spotify, piattaforma sulla quale era presente la canzone, di toglierla in quanto “forma di razzismo verso Napoli”.
Il parroco di Ghedi, don Alberto Boscaglia, ha definito l’episodio grave e da disapprovare. Ha inoltre riferito che sentirà i ragazzi e si è detto dispiaciuto perchè l’oratorio di Ghedi da sempre è luogo di integrazione e accoglienza.
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