Nove anni di carcere. E’ questa la pena che la pubblica accusa ha chiesto per i coniugi di Gussago accusati di essere al vertice di un’organizzazione criminale dedita all’evasione fiscale.
Il caso aveva suscitato un certo scalpore anche per l’entità delle somme sequestrate e recuperate tra alcuni terreni e un’abitazione in uso ai due. Inizialmente erano stati recuperati ben 8 milioni di euro, poi il totale era salito a 15. Ma secondo l’accusa l’organizzazione – con un giro di fatture false per operazioni inesistenti – avrebbe sottratto al fisco introiti per almeno 90 milioni.
Il pm ha chiesto la pena più alta per i due coniugi, che non sono gli unici imputati. Altri sette hanno chiesto l’abbreviato e due il patteggiamento. Si attende sentenza.
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