A trainarla anche i voti del Nord. Non a caso, nella leonessa, Schlein ha ottenuto il 60,71 per cento (11.054 voti), contro il 32,29 di Bonaccini. E in città, roccaforte degli ex Dc, il successo della 37enne è stato ancora più netto.
Una settimana fa, nel voto riservato agli iscritti, era finita in maniera molto diversa. Su 1.782 votanti bresciani, infatti, Bonaccini ne aveva conquistati 789, il 44,2 per cento. Mentre la Schlein si era fermata al 36,5 per cento (652 voti). Molto staccati gli altri due contendenti: Gianni Cuperlo (180 voti, 10,10%) e Paola De Micheli (161 voti, 9,03%).
Il voto rappresenta la sconfitta di quasi tutta la classe dirigente del Pd bresciano, che si era schiera con Bonaccini (il sindaco Emilio Del Bono, i parlamentari Gianni Girelli e Alfredo Bazoli, il segretario cittadino Tommaso Gaglia e quello provinciale Michele Zanardi). Con Schlein, invece, si era collocata soprattutto la sinistra interna (tra cui il consigliere regionale Miriam Cominelli e Claudio Bragaglio).