Sul lago di Garda, dopo la siccità, arriva un’altra piaga: è lo spettro dell’influenza aviaria (H5N1). Nei giorni scorsi, infatti, si sono segnalate morie sospette di gabbiani e di altri uccelli (tra cui un airone, uno svasso e una garzetta) in diversi Comuni del Benaco, tra cui Sirmione, Desenzano e Manerba.
Per questo, in attesa del risultato delle analisi da parte dell’istituto Zooprofilattico (anche se nel caso di Manerba la positività sarebbe già stata certificata), nella giornata di ieri il dipartimento veterinario di Ats Brescia ha inoltrato ad alcune amministrazioni della zona le prescrizioni da seguire visti “i casi di influenza aviaria in uccelli selvatici, di cui anche gabbiani, nel territorio di questa provincia”.
Tra le condotte da seguire, quella di non toccare mai gli animali morti se non con guanti monouso (e mascherina FFP2) per poi riporli in un doppio sacco di plastica e lavare ad alta temperatura per almeno 30 minuti indumenti ed attrezzature utilizzati nelle operazioni.
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