Per il centro commerciale Freccia Rossa di Brescia è arrivato il momento dell’ultimo atto: quello che vale la vita o la morte. Nei prossimi giorni, infatti, chiuderanno le due attività principali rimaste: supermercato e cinema. Poi la scatola rimarrà vuota, o quasi.
Il 31 dicembre ha abbassato le serrande il negozio di telefonia Tim e con il nuovo anno ha fatto lo stesso la lavanderia Lava&Luce. A breve toccherà anche a Jd Sports, mentre per la multisala Wiz lo stop definitivo sarebbe fissato per il giorno 16. A stretto giro, il 22, fermerà le attività anche il supermercato Italmark.
A quel punto sarà il deserto, o quasi, con tre sole attività aperte in una “cattedrale” che ne contava ben 115: il parrucchiere Jean Louis David, la tabaccheria e il bar.
Il Freccia Rossa, lo ricordiamo, era stato inaugurato il 21 aprile del 2008. A realizzarlo Sonae Sierra, AigInvestments e CoImpredil, su progetto dell’architetto José M. Quintela da Fonseca. Nel 2019 la proprietà è passata a Resolute Asset Management (fondo specializzato nella gestione di crediti deteriorati) che aveva annunciato un piano milionario di rilancio. Ma le cose non sono andate per il verso giusto ed ora è entrato in campo il Fondo italiano Efesto di Fininst Sgr, che dovrebbe subentrare ai crediti verso le banche. L’obiettivo rimane quello del rilancio, ma non sarà una sfida facile.
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