Il voto per l’elezione del presidente della Provincia si terrà soltanto a gennaio. A stabilirlo è stata la maggioranza guidata da Samuele Alghisi, che ha deciso di prendersi tutto il tempo consentito dalla legge per il rinnovo.
Il problema, però, è che votando a gennaio vengono automaticamente esclusi dall’appuntamento ben 143 sindaci bresciani: tre su quattro. La ragione è molto semplice e va ricercata nella solita legge elettorale pasticciata: quei 143 Comuni andranno al voto nel 2024 (altri 17 nel 2023) e chi si candida per la provincia deve rispettare il requisito dei 18 mesi di mandato amministrativo rimanenti (al momento sono solo 45 a rispettarlo).
Per includere i 143 sindaci, dunque, bisognerebbe votare a novembre. Ma – stando a quanto riferito da Alghisi, motivando le ragioni per cui il voto “probabilmente slitterà a gennaio 2023” – “purtroppo per preparare il voto ci vogliono almeno 40 giorni” e comunque “ci sono alcuni tempi importanti che vorremmo portare a compimento”.
Nel voto, lo ricordiamo, il centrodestra è dato per favorito e se il nuovo presidente dovesse far riferimento alla coalizione oggi in minoranza cambierebbero gli assetti del Broletto: attualmente, infatti, il voto del presidente Alghisi determina la maggioranza per il centrosinistra.
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