Cresce la passione per i videogiochi: Scuola Comics Brescia lancia Game Lab
Scuola Internazionale di Comics Brescia apre le porte al pubblico per la TECH WEEK, tre giorni interamente dedicati al mondo dei videogiochi: talk, incontri e workshop per esplorare le opportunità lavorative su un mercato in forte crescita, scoprire quali sono e quali saranno i requisiti e le competenze più richieste dalla Game Industry.
L’evento sarà quindi occasione per presentare Game Lab, nuovo dipartimento pensato per prepare tutte le figure professionali richieste dal settore videoludico. Scuola Comics Brescia infatti amplia la proposta formativa con i corsi triennali di Game 2D Art, Game 3D Art, Game Design e Game Programming: un totale di 1500 ore di lezioni frontal teoriche e pratiche, esercitazioni e progetti in team. Sotto la guida dei docenti, esperti e professionisti del gaming, gli studenti impareranno a progettare videogiochi partendo dal concept iniziale fino alla creazione di asset 2D, 3D, animazioni, scultura digitale, modellazione, texturing fino alla programmazione con i software più aggiornati. Al termine del percorso didattico ogni gruppo avrà realizzato un prodotto finale compiuto e spendibile nell’industria game.
“L’immaginazione dei nostri studenti si trasforma in un processo produttivo, dove il mondo simbolico prende vita in un racconto visivo e il pensiero si concretizza in un segno – spiegano Maria La Duca e Marta Comini, coordinatrici di Scuola Comics Brescia -. “Le materie tradizionali si fondono sempre di più con le nuove tecnologie e, forti dell’esperienza maturata in questi anni, con l’anno accademico 2022/2023 entreremo a tutti gli effetti nel futuro della didattica”.
“Il fatto che le capacità grafiche e narrative delle discipline che da sempre caratterizzano i nostri corsi confluissero infine in un’area destinata all’intrattenimento ludico dove la tecnologia fa da coesivo era inevitabile – specifica Riccardo Borsoni, direttore artistico di Scuola Comics Brescia -. Questo perché cambiano i linguaggi e le abitudini del pubblico più giovane così come l’attenzione degli autori delle storie a questo pubblico destinate. Quello che non cambia è invece l’intensità con cui bisogna intraprendere queste nuove strade e la passione necessaria per percorrerle”.
L’obiettivo è formare figure con abilità operative da subito spendibili e facilitare così l’accesso alla professione. In un settore che sta registrando una crescita esponenziale in termini di fatturato. I dati forniti da Growth Capital disegnano un quadro molto positivo: nel 2020 l’industria del gaming ha superato i 175 miliardi di dollari di ricavi, superando la televisione, il cinema e la musica. Solo in Italia, secondo l’indagine condotta dall’Italian Interactive & Digital Entertainment Association, il giro d’affari nel 2021 è stato di 2 miliardi e 243 milioni di euro, con una crescita netta del 2,9%. Oltre al settore verticale dell’entertainment, il gaming trova ormai declinazioni interessanti anche nel B2B: adver
game, videogiochi creati per il lancio di un prodotto o di un servizio, serious game, utilizzati per l’apprendimento e nelle aziende per la formazione e l’aggiornamento delle risorse, e prodotti crossmediali sviluppati per il cinema e per la musica.
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