Appare vicina ai titoli di coda la telenovela sulle sorti della panchina del Brescia, che nelle ultime settimane è stata caratterizzata da continue voci di esonero di Pippo Inzaghi.
Secondo quanto pubblicato da diverse fonti (inclusi alcuni siti di settore) il presidente Massimo Cellino avrebbe deciso di licenziare l’ex milanista e di far tornare al suo posto il bresciano Eugenio Corini, protagonista dell’ultima promozione in A delle rondinelle.
Tra i desideri di Cellino e la realtà, però, ci sono due fatti. Il primo – almeno stando a quanto i media riportano da mesi, senza che siano state fatte smentite – è il contratto di Inzaghi, in cui sarebbe presente una clausola che impedisce l’esonero finché la squadra è nelle prime otto posizioni del campionato. L’altra questione è il sì di Corini (dopo il gran rifiuto di Lopez, protagonista della precedente trattativa / non-trattativa), sotto contratto con il Lecce fino al 2023.
Le trattative con il candidato alla panchina sono proseguite ieri fino a tardi. E – stando a quanto riporta l’edizione online del Giornale di Brescia – Corini avrebbe sciolto le riserve e detto Sì. Ma – come detto – la clausola nel contratto di Inzaghi potrebbe bloccare tutto (annullando, quindi, il nuovo contratto a Corini, che potrebbe perdere anche le garanzie economiche del rapporto con il Lecce) o aprire le porte a un lungo contenzioso.
Oggi Inzaghi dovrebbe essere a Torbole per l’allenamento: la sua eventuale assenza sarà un segnale chiaro di come stanno andando le cose.
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