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🟢 Ucraina, Viola combatte da Brescia: “Tatuaggi in cambio di donazioni per il mio popolo” | LA STORIA

(a.tortelli) Si chiama Viola Marynchenko, ha 21 anni ed è arrivata in Italia una settimana prima che Putin invadesse l’Ucraina (qui la cronaca di oggi). Non è fuggita dalla guerra: è venuta a trovare un amico a Brescia e, nel frattempo, la sua terra ha conosciuto l’inferno. A Kiev c’è ancora il padre, che non può andarsene, e lei non può tornare perché la città è circondata e bombardata dai russi.

Lunedì sera anche Viola era in piazza per invocare la pace e chiedere che la comunità internazionale fermi l’orrore della guerra imposto da Putin. Ma, come tanti ucraini all’estero, non vuole restare con le mani in mano e ha deciso aiutare come può il suo popolo in questo momento di grande difficoltà.

“Studio all’università – spiega a BsNews.it – ma sono anche un’artista: faccio la tatuatrice al Vean Tattoo Salon di Kiev e sono una pittrice (uno dei sui quadri è stato venduto per 3mila euro nella galleria Gulliver di Kiev, ndr). Ora mi trovo qui a Brescia, ospite di un amico, ma voglio dare il mio contributo alla causa ucraina, perché tanti uomini del mio popolo stanno morendo e la situazione è davvero drammatica. Con me – precisa – ho le attrezzature, ma non ho un posto dove tatuare: spero che qualche collega italiano mi metta a disposizione uno spazio per farlo. Sono pronta a fare i tatuaggi gratis, o meglio: in cambio di un’offerta. Tutti i soldi raccolti – continua Viola – li manderò direttamente sul conto bancario dell’Esercito ucraino”.

“Mio padre – dice Viola, commossa – mi scrive continuamente che vuole solo il meglio per me e che spera di potermi rivedere”. La guerra sta spezzando milioni di famiglie. La speranza è che possano tornare unite al più presto. E che l’ansia e le lacrime lascino il prima possibile il posto agli abbracci. Per realizzarla serve la pace.