A Fieragricola l’appello di Assalzoo “Seminate più mais”

VERONA (ITALPRESS) – «Serve una presa di coscienza generale da parte delle istituzioni e degli operatori e, visto che siamo in prossimità delle semine primaverili, dovremmo seminare almeno 70-80.000 ettari in più di mais per recuperare il prevedibile calo di importazione dall’Ucraina, vista la criticità attuale». A lanciare l’appello per una coalizione agricola finalizzata a incrementare le superfici italiane di mais dalla 115^ Fieragricola di Verona (rassegna internazionale in programma fino a sabato 5 marzo) è Giulio Gavino Usai, responsabile economico di Assalzoo, l’associazione di rappresentanza dell’industria mangimistica, che associa oltre 100 aziende per una rappresentatività del 75% della produzione nazionale di mangimi, occupa 8.300 persone e sviluppa un fatturato aggregato del settore superiore a 8 miliardi di euro (dato del 2020, fonte: Assalzoo), grazie a una produzione di 15,1 milioni di tonnellate di mangime composito.
Fra gennaio e novembre dello scorso anno, secondo i dati elaborati da Teseo.Clal.it, l’Italia ha importato dall’Ucraina circa 733.000 tonnellate di cereali, prevalentemente mais (600.000 tonnellate, pari al 13% degli acquisti internazionali), su un totale di 4,6 milioni di tonnellate di import cerealicolo nazionale, con il rischio oggi che le importazioni dai porti ucraini si blocchino. Di scarso impatto, invece, gli acquisti italiani di soia e semi oleosi dall’Ucraina (circa 72.000 tonnellate nei primi 11 mesi del 2021).
Poco meno di 100.000 tonnellate di mais arrivano in Italia dalla Russia, mentre i principali fornitori sono Ungheria, Ucraina, Slovenia, Croazia, Austria e Romania.
«Il nodo principale riguarda il mais – prosegue Usai – con l’Italia che dovrà cercare altri mercati in un sistema maggiormente concorrenziale e con il rischio che i prezzi si mantengano elevati». In termini economici, un rischio tanto per l’industria mangimistica che deve acquistare materie prime dall’estero quanto per gli allevatori, che vedono aumentare sensibilmente i costi di produzione alla stalla.
Per il responsabile economico di Assalzoo è necessario da parte dell’Unione europea un cambio di passo.
«Alcune varietà di cereali e semi oleosi prodotte negli Stati Uniti non hanno ancora l’autorizzazione all’import da parte di Bruxelles – sottolinea -. Poi abbiamo una questione legata al tasso di autoapprovvigionamento e su questo l’Unione europea dovremmo incrementare le rese in campo e aumentare le superfici e le produzioni».
Con 6,79 milioni di tonnellate di mais prodotte nel 2020-2021, l’Italia ha un tasso di autoapprovvigionamento del mais pari al 55% (nel 2014-2015 era del 71,9%, fonte: Teseo), contro un tasso dell’Unione europea pari all’86,3 per cento.
(ITALPRESS).

Share
Published by
Italpress (agenzia nazionale)
Tags: italpress

Recent Posts

▼ Gavardo, anziana travolta da un’auto: è gravissima

Una donna di 78 anni è ricoverata in gravissime condizioni al Civile di Brescia in…

24 minuti ago

▼ Brescia Centro, danneggiata con una bomba carta la vetrina di Passadori

Non si è trattato di un tentativo di furto. Probabilmente nemmeno di un atto intimidatorio.…

36 minuti ago

▼ Brescia, vandali in azione: strage di pneumatici a quartiere Abba

Vandali in azione, nella notte tra venerdì e sabato, al quartiere Abba di Brescia. Sarebbero…

57 minuti ago

La Lazio torna in zona Champions, Verona battuto 1-0

ROMA (ITALPRESS) – La Lazio batte l’Hellas Verona 1-0 all’Olimpico e sale a 55 punti…

1 ora ago

Nulla di fatto allo Stadium, Juve-Milan termina 0-0

TORINO (ITALPRESS) – Nulla di fatto tra Juventus e Milan nella gara della 34esima giornata…

1 ora ago

Nordio “La lentezza della giustizia costa 2-3 punti di Pil”

PESCARA (ITALPRESS) – “La lentezza della nostra giustizia ci costa da 2 a 3 punti…

1 ora ago