Ammonta a 6,5 milioni di euro il valore dei beni confiscati dalla Direzione investigativa antimafia ad un imprenditore di 33 anni originario di Caltagirone e residente a Brescia, già detenuto in carcere a Genova per associazione a delinquere e associazione di tipo mafioso.
Il provvedimento, conseguente alla proposta di misura di prevenzione patrimoniale e personale avanzata dal direttore della Dia, è stato eseguito nelle province di Milano, Brescia, Bergamo, Roma, Torino, Verona e Caltanissetta, e ha riguardato due imprese individuali, una decina di società, cinque fabbricati, quattro auto, trentadue rapporti bancari, postali e assicurativi, oltre ad un dipinto del fiammingo Jacob Jordaens raffigurante ‘Flora, Sileno e Zefiro’.
Secondo gli inquirenti, che indagano per localizzare patrimoni illeciti riconducibili alle organizzazioni mafiose, l’imprenditore risulterebbe vicino ai clan mafiosi di Gela, che operano nella provincia di Caltanissetta e con ramificazioni in tutta Italia.
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