La pena massima, quella dell’ergastolo. A chiederla è stata il pubblico ministero per Andrea Pavarini, il 32enne che il 25 gennaio dello scorso anno ha violentato e barbaramente ucciso Francesca Fantoni.
La tragedia è avvenuta a Bedizzole. E la pm, durante il processo, ha ricostruito nei dettagli la dinamica di quanto accaduto secondo l’accusa. Pavarini, all’uscita di un bar del paese, aveva seguito la vittima e poi l’aveva invitata ad allontanarsi dal rumore delle vicine giostre. In un parco l’aveva violentata, poi l’ha uccisa strozzandola. Infine era tornato al bar come se niente fosse accaduto, con i vestiti ancora sporchi del sangue della vittima.
In un primo momento Pavarini, già noto alle forze dell’ordine, aveva confessato tutto, poi aveva ritrattato. Ma sulle sue responsabilità sembrano esserci pochi dubbi. Il vero oggetto del contendere è quello delle capacità mentali dell’assassino al momento dei fatti. Secondo l’accusa, però, Pavarini era capace di intendere e volere al momento dei fatti. L’arringa della difesa si terrà invece lunedì prossimo.
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