Dalla corsia dell’ospedale alla favola, forse per dimenticare i mesi – non ancora finiti – di sofferenza e di troppo lavoro causati dall’epidemia di Coronavirus. E’ questa l’avventura di un giovane medico bresciano, Mirko Capelletti, che – con la collega Maria Chiara Rizzi – ha dato alle stampe il libro “Il mistero della nonna procione”, pubblicato da Pav Edizioni.
Capelletti ha 30 anni e (pur essendo milanese di nascita) vive a Gambara. Da tempo lavora – in una riabilitazione e come Guardia medica – a Cremona. Lì ha conosciuto la collega 27enne, che da poche settimane si è trasferita a Trento per lavoro.
Insieme – lui come autore, lei come illustratrice – hanno dato vita al libro. “Non esiste al mondo nulla di più buono delle granite della nonna procione – si legge nella sinossi – Forse è proprio questo il motivo che spinge la moffetta Giannarosa a tramare contro di lei. Riuscirà l’esperto investigatore a risolvere il caso salvando l’amata nonna? Un viaggio alla riscoperta dei valori come l’onestà, la gentilezza e il perdono”.
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