Foibe, Beccalossi e la Lega contro Anpi per i tweet “negazionisti”
E’ polemica – nel giorno del ricordo – per alcuni post comparsi sul profilo Twitter di Anpi Brescia Centro in merito alle foibe, in cui si nega (o quanto meno si sminuisce con affermazioni che fanno discutere) la tragedia delle foibe.
“Come ogni anno il Giorno del Ricordo diventa vetrina per i soliti dispensatori d’odio. Da bresciana, mi fa ancora più male che i protagonisti dell’ennesimo attacco alla tragedia delle foibe venga proprio dalla mia città, per bocca di qualcuno che a 75 anni dalle fine della guerra si autoproclama partigiano dietro a una tastiera, con parole negazioniste e divisive”, attacca Viviana Beccalossi, presidente del Gruppo Misto in Consiglio Regionale. “Da donna orgogliosamente di destra, so bene che per i canoni di qualche giovanotto dell’Anpi, sarei definita come una ‘pericolosa neofascista’. Ma proprio la militanza nell’MSI mi ha insegnato i valori della dignità, del rispetto per i morti –tutti- e a impegnarmi per una vera pacificazione nazionale. Evidentemente sono stata fortunata, a differenza di questi ‘signori’, che dovrebbero una volta per tutte fare pace con la storia e con il passato che dicono di rappresentare”.
“Il tweet con cui la sezione Bresciana dell’ANPI – le fa eco l’assessore regionale Fabio Rolfi (Lega) nega la morte di 10 mila italiani ammazzati e gettati nelle foibe dai comunisti slavi è semplicemente vergognoso ed è motivo di imbarazzo per tutta la città. Chi nega le foibe è paragonabile a chi nega la Shoah. Chiedo al sindaco di Brescia Emilio Del Bono di prendere le distanze da queste dichiarazioni antistoriche e cariche di odio e di non invitare più i rappresentanti di ANPI Brescia alle iniziative istituzionali. Indipendentemente dalle proprie idee politiche non si può dare spazio a chi tenta di cancellare pagine di storia del nostro Paese. Decine di migliaia di persone sono state perseguitate, ammazzate o costrette a fuggire da un regime sanguinario. Evidentemente la sinistra bresciana non ha fatto i conti con la storia. Chi rappresenta tutta la città però non può rimanere in silenzio di fronte alla gravità di parole negazioniste”.
“La tragedia delle foibe riassunta in numerosi e squallidi tweet della sezione bresciana dell’ANPI in cui si mette in discussione ciò che gli stessi autori dei massacri hanno ammesso. L’odio evidentemente non conosce lo scorrere del tempo”, incalza Max Bastoni, consigliere regionale della Lega, “Parlano di foibe fantastiche, in una sequenza aberrante di pseudo fonti storiografiche già smentite nelle indagini del dopoguerra”.
“Oltre al riferimento a Basovizza – scrive ancora l’esponente leghista – l’ANPI nega ironizzando due stragi dimenticate proprio in territorio Bresciano. In via Ghiacciarolo a Botticino è stato restaurato il ceppo delle vittime degli eccidi di Sant’Eufemia e della frazione Sera del 1945. Il 13 maggio 1945 furono rastrellati soldati fascisti e presunti fiancheggiatori, quasi tutti anticomunisti, a Lumezzane e Toscolano. Orribilmente seviziati, 23 vennero uccisi di fronte alla chiesa di Sant’Eufemia mentre altri 16 furono gettati in una fossa a Botticino, in una località detta Mulì de l’Ora. I responsabili dell’eccidio furono i partigiani comandati da Tito Tobegia che per scampare alla giustizia italiana fuggi nel 1957 in Cecoslovacchia dai suoi compari.”
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