“Nel Dpcm firmato questa mattina è prevista, in ragione dell’andamento del rischio epidemiologico, la possibilità, all’interno della stessa Regione, di determinare specifiche parti del territorio nelle quali non venga applicato il livello 4 (la cosiddetta zona rossa). E’ indubbio che la Lombardia, che potrebbe essere inserita a livello 4, presenta caratteristiche epidemiologiche eterogenee: le aree più colpite nella prima ondata infatti presentano un indice di contagio più basso rispetto ad altre realtà che oggi hanno un’impennata di contagi. Mentre infatti la zona ovest della Regione è da considerarsi molto preoccupante, la parte orientale, come la provincia di Brescia, non presenta analoghe criticità. Chiedo quindi al Presidente Fontana di adottare misure diverse a seconda dei dati epidemiologici che si riscontrano nei vari territori, tenendoli costantemente monitorati. Rispetto a marzo disponiamo di dati precisi e in continuo aggiornamento, sfruttiamoli in modo da salvaguardare la salute dei cittadini, laddove è possibile la continuità lavorativa, la scuola e nei limiti permessi anche la socialità”.
Lo dichiara in una nota Gianni Girelli, consigliere regionale del Pd
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