Se con un atto di becero egoismo nei confronti delle future generazioni si vendesse tutto a prezzi di mercato, il corrispettivo per ogni abitante della città di Brescia sarebbe circa di 60.000. Tanto vale, “pro quota”, il patrimonio complessivo delle società controllate e partecipate dal Comune di Brescia secondo quanto inserito a Bilancio.
Il patrimonio delle 11 società dell gruppo Loggia, infatti, è stimato intorno a 12,5 miliardi di euro, e tra il 2019 e il 2020 è cresciuto di ben tre miliardi di euro. Il patrimonio netto è di 4,6 miliardi. Dopo le imposte al Comune di Brescia restano 53 milioni di euro.
Merito di A2A, che da sola ha consegnato 57,9 milioni. Ma non solo. La Centrale del latte ha avuto un utile di 1,1 milioni, Brescia Mobilità di 2. E comunque tutte le società – tranne il Ctb, che chiude l’anno con un leggerissimo passivo per questioni tecniche – sono in attivo. Ma da questi numeri sembra passata un’era: la tempesta del Covid-19, infatti, ha cambiato le carte in tavola. Restano da capire i dati di A2A, mentre la Centrale dovrebbe confermare il suo regalo. Ma sul versante dei trasporti – per ovvie ragioni – si attende un pesante passivo.
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