E’ iniziato con un rinvio il processo per la morte d Sana Cheema, la giovane italiana, ma originaria del Pakistan, che – secondo l’accusa – sarebbe stata uccisa dal padre e dal fratello a causa del rifiuto di sposare l’uomo scelto per lei dalla famiglia.
Ma padre e fratello – che in Pakistan erano stati assolti dalle accuse – ora non si trovano. E per questo l’udienza è stata rinviata al 3 novembre, nella speranza che si riescano a rintracciare i due principali sospettati della tragedia (il padre, secondo alcune fonti, avrebbe addirittura confessato di averla strangolata).
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