Auto di lusso, motori, ma anche dispositivi elettronici, pneumatici e accessori automotive di ogni genere: era ricco e variegato il campionario della refurtiva rinvenuta in due capannoni scoperti dai carabinieri e utilizzati come depositi da una banda di ricettatori.
Ad aprire le saracinesche dei magazzini questa volta non sono stati i ricettatori, bensì i carabinieri di Cremona, da tempo sulle tracce di un gruppo di malviventi che si occupava di rivendere pezzi di auto rubate nel Nord Italia. Una pratica, quella del furto di auto e della ricettazione, frequente nelle zone delle province bresciana e limitrofe.
Le indagini hanno condotto alla scoperta dei due covi – uno dei quali si trova a Pontevico, nel bresciano, nei pressi del fiume Oglio – e all’individuazione dei presunti responsabili: cinque, sino ad ora, le persone indagate, che dovranno rispondere di ricettazione.
Solo un mese fa i carabinieri avevano scoperto, in un capannone nella zona di Pontevico, cinque malviventi alle prese con un’Alfa Mito rubata e smontata pezzo per pezzo.
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