Al momento non esistono prove che la tecnologia 5G sia nociva per la salute umana più di quanto già lo sono gli attuali ripetitori. Ma anche in provincia di Brescia non mancano le azioni – in alcuni casi spontanee e dettate dalla paura, in altre promosse da comitati nazionali formati da complottisti della prima ora, che mettono nel mirino anche i vaccini – per chiedere di fermare ogni tipo di sperimentazione.
Il nuovo appuntamento, per chi è contro la nuova tecnologia, è quello con il flash mob che si terrà sabato 20 giugno, dalle 11.30, in corso Zanardelli, a Brescia, in contemporanea con altre città italianee. Un’iniziativa – si legge nella mail ricevuta dalla redazione di BsNews – “contro il piano di Colao che vuole accelerare la corsa al 5G anche prevedendo di escludere l’opponibilità locale e adeguare i livelli di emissione elettromagnetica ai valori europei oggi circa 3 volte più alti”.
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