Al momento le certezze sono poche. Una è che nelle scorse settimane diversi colpi sono stati messi a segno da malviventi al cimitero di Calcinatello, frazione di Calcinato. La seconda è che ad essere stati presi di mira sono defunti di etnia rom, le cui salme sono state estratte e depredate.
Secondo gli investigatori, stando alle indiscrezioni pubblicate da Bresciaoggi, potrebbe esserci una faida tra bande di ladri all’orgine di quanto accaduto. Tutte e tre le defunte delle tombe profanate, infatti, sarebbero collegate da legami parentali a un personaggio – domiciliato al campo nomadi locale – ben noto alla giustizia.
L’uomo, infatti, viveva in una lussuosa villa nella Bergamasca intestata a un prestanome: 15 stanze con piscina, nel cui giardino furono trovati – sotterrati – 20 grammi di coca e oltre un etto di hashish. Ma anche 216 piccoli lingotti d’oro per un valore di oltre 200mila euro e una collezione di orologi del valore di 20mila.
Esiste un nesso tra le “fortune” dalla provenienza da chiarire dell’uomo e quanto accaduto a Calcinato? I militari sono al lavoro per rispondere a questa domanda.
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