Un’interrogazione per chiedere conto della mancata solidarietà da parte di alcune Regioni, a partire dal Veneto, durante l’epidemia di Coronavirus. Mentre in Lombardia i posti letto nelle terapie intensive non erano sufficienti e i malati dovevano essere inviati anche all’estero, infatti, in alcune Regioni vicine i posti non mancavano. Ma nessun aiuto concreto è arrivato.
“Ho depositato una interrogazione – ha scritto Bazoli su Facebook – per fare luce sul funzionamento del nostro sistema sanitario regionalizzato, che anziché aiutarci nel momento del bisogno ha innalzato muri invalicabili. Mentre a Brescia si moriva per l’esaurimento delle risorse disponibili, mentre i nostri medici lanciavano disperati appelli di aiuto, dal resto d’Italia, ma soprattutto dai nostri dirimpettai, non arrivava sostanzialmente nulla. È questo il modello di autonomia che vogliamo?
Bazoli – a marzo, nel pieno dell’emergenza – aveva già dichiarato: “Leggo di alcuni pazienti Covid in partenza dalla Lombardia per Lipsia, di ong americane che installano ospedali da campo a Cremona, di medici provenienti da Cuba o di aiuti dalla Russia… Ma non sono ancora riuscito a farmi spiegare da nessuno, nonostante chieda da giorni, come sia possibile che mentre riceviamo aiuti da mezzo mondo non siamo in grado di sfruttare i letti di terapia intensiva di ospedali a mezz’ora di macchina da Brescia, come a Verona”.
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