L’inflazione nella leonessa è cresciuta di poco: +0,2% ad aprile su marzo, +0,1 rispetto all’aprile dell’anno precedente. Ma a certificare che qualcuno ha forse fatto il furbo – speculando sull’epidemia di Coronavirus – sono oggi i dati diffusi dall’ufficio statistica del Comune di Brescia.
Dalle rilevazioni (che comunque devono fare i conti con questioni tecniche di facile intuizione), infatti, emerge che a Brescia prodotti alimentari e bevande analcoliche hanno registrato un aumento medio del 3,6 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e dell’1,6 rispetto a marzo. Ma già a marzo l’aumento era stato dello 0,6 su febbraio e dell’1,2 su marzo precedente.
I rincari sono stati bilanciati dalla diminuzione dei prezzi della comunicazioni e della benzina. Ma in chi legge il dubbio – confermato da numerosi commenti sui social durante il lockdown – è forte. Qualcuno ha approfittato del fatto che i bresciani fossero obbligati da legge a recarsi al supermercato più vicino per alzare i prezzi?
(se il video presenta interruzioni dovute all’aggiornamento della pagina potete guardarlo direttamente su YouTube a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=d_eudbUy1fU)
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